Ibridi derivati da una specie nativa dell’Asia orientale che produce mazzi di roselline e che fu introdotta in Europa a fine 1800 e da allora molto usata soprattutto come portainnesto per la sua vigoria. Interessante notare che dai semi inviati al vivaista Guillot, si originarono piante molto diverse tra di loro e anche rispetto alla R. multiflora botanica.

Fu lo stesso Guillot a sperimentare con loro la creazione di nuove varietà, ottenendo tra l’altro anche quelle che poi furono classificate come Rose polyantha dal portamento ‘nano’ di cui, al momento non abbiamo esemplari.

L’unica varietà di Rosa multiflora attualmente presente al roseto è la splendida rampicante Guirlande d’Amour che abbiamo voluto posizionare come ornamento per la sepoltura di Osvaldo, un bimbo che è entrato nei nostri cuori il primo giorno in cui abbiamo iniziato i lavori di pulizia del cimitero.