Le rose della nostra collezione sono legate alla Rosa chinensis, originaria della Cina i cui ibridi arrivarono ufficialmente in occidente alla fine del 1700 a bordo dei vascelli delle Compagnie delle Indie Orientali. L’arrivo di queste rose cambiò per sempre la storia di questo fiore tanto amato, provocando una vera e propria rivoluzione nel mondo florovivaistico. Esse, infatti, possedevano caratteristiche mai viste prima tra le quali:

  • la rifiorenza pressoché continua, dovuta al danneggiamento di un gene che nelle altre rose fa maturare il seme dopo la prima fioritura;
  • una nuova gamma cromatica tra cui il rosso carminio e il giallo;
  • nuove essenze identificate come aroma di tè, pepe e mandarino.

Incrociate l’una con l’altra e con alcune varietà di rose già presenti in occidente (Rosa gallica, Rosa centifoglia, Rosa muscosa, Rosa damascena), le Rose chinensis e i loro ibridi diedero origine ad una discendenza estremamente varia e complessa che arriva fino alle moderne rose da giardino sempre in fiore e che presentiamo nelle sezioni che seguono.

Da gennaio 2020, la collezione del Roseto di Murta si è arricchita di nuovi esemplari provenienti dal roseto privato del Dott. Giuseppe Maria Risson: ibridi di tè e moderne, sono state piantumate nel cimitero perché dotate di cartellino identificativo, le altre sono disposte all’esterno del cimitero.

Per facilitare la visita, le rose sono suddivise per classe di appartenenza identificata da un cartello in ardesia. Ogni rosa è individuabile attraverso una etichetta che ne riporta il nome più comune e l’anno di introduzione, se disponibile. La catalogazione è stata effettuata in collaborazione con il rodologo Giulio Baistrocchi e facendo riferimento al motore di ricerca: www.helpmefind.com.

Per approfondimenti sulle singole piante, potete cercarne il nome sul blog del sito, dove le stiamo descrivendo una ad una. Abbiate pazienza se ancora non sono tutte disponibili.