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Louis-Philippe' (Charleston Graveyard - 1834)

Cosa fare in giardino d’estate

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Quando ci si occupa di un giardino non si può chiudere per ferie: le rose sono vive, devono essere curate e dissetate, specialmente con la calura di questi mesi. Per fortuna i nostri volontari sono molto motivati e si avvicendano nei lavori di manutenzione del Roseto.

Cosa si fa, dunque in giardino durante i mesi estivi? Ecco alcuni dei lavori che, settimanalmente vengono svolti: prima di tutto occorre dare da bere alle rose, specialmente agli impianti recenti. Con il tempo, salvo stagioni di pesante siccità, potremo ridurre le annaffiature, ma per ora, le rose sono ancora giovani e per sviluppare il loro apparato radicale in profondità e raggiungere la loro autonomia, hanno bisogno di parecchia acqua. Per fortuna il nostro vicino di terreno, il Sig. Lino Crosa, ci ha generosamente messo a disposizione l’acqua della sua fonte, risolvendo questo fondamentale problema del giardino.

Occorre, poi, mantenere pulite le rose, cimando quelle sfiorite per consentire l’emissione di nuovi getti che porteranno uno o più boccioli nuovi. Questo lavoro, se praticato con costanza, consente di avere continue fioriture (sempre che la pianta su cui si opera sia rifiorente, come la maggior parte di quelle presenti nel roseto). Per cimare, recidete la rosa sfiorita alla seconda o terza ascella fogliare: da lì nascerà il germoglio. Praticate un taglio obliquo in senso contrario all’ascella, per evitare ristagno idrico. Altra operazione fondamentale è la pulizia dei ‘piedi’ delle rose che consiste nell’estirpare le erbacce e nello zappare la zolla che ‘contiene’ la rosa in modo da mantenere le radici ben areate.

In questo momento abbiamo meno parassiti rispetto ai mesi di maggio e giugno, quindi è più facile portare avanti la lotta biologica a base di macerato aglio o ortiche.

Considerate le alte temperature, abbiamo sospeso l’irrorazione di zolfo e rame, ma in questo momento le rose non presentano particolari problemi di malattie fungine. Per tenere sotto controllo la ruggine, ci limitiamo a eliminare le foglie malate: la rosa ne produrrà presto di nuove e sane.

Abbiamo concimato a fine luglio, ai primi di settembre torneremo a nutrire le rose che continuamente producono fiori nuove.
Altro fondamentale lavoro è lo sfalcio dell’erba che affidiamo ai nostri volontari uomini: per creare un manto erboso, stile prato inglese, abbiamo acquistato un tagliaerba apposito e il risultato è molto soddisfacente.

Non dimentichiamo che ci troviamo in un cimitero. Un lavoro che ci tiene occupati in continuazione è la pulizia delle sepolture dalle erbe infestanti. Nei mesi scorsi abbiamo provveduto a stendere sulle tombe sacchi neri (quelli usati in agricoltura per contenere le erbacce) ricoprendoli, poi, con risetta nuova. Questa soluzione è stata ottimale per limitare un po’ il proliferare di erbe spontanee che rendono disordinate le sepolture.
Infine, ogni domenica mattina, turniamo per aprire e chiudere il cimitero-roseto soprattutto per chi desidera fare una visita ai propri cari. L’orario di apertura è dalle 9.00 alle 12.00.

Come potete vedere, il lavoro è tanto anche in estate. Questa è la parte della manutenzione ordinaria, ma a settembre dovremo organizzare, in accordo con la Sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggisti della Liguria, un intervento di restauro sulla base della croce centrale.

Altro lavoro molto impegnativo, soprattutto dal punto di vista economico, sarà la ricostruzione della ex-cappella che trasformeremo in un casotto per gli attrezzi. Procederemo, poi a posizionare un sostegno nuovo per la Rosa gigantea ‘Lijang Road Climber’.

Se volete sostenerci in queste importanti spese che renderanno il roseto ancora più bello, potete acquistare il libro ‘L’ora del tè in Liguria’ edito da Sagep Editori. Lo trovate in ogni libreria, online o presso di noi, contattandoci via mail o sui social.
Ah, non dimenticate che siamo in concorso per ‘I luoghi del cuore’ FAI: se non lo avete ancora fatto, votateci e spargete la voce.